Ad oggi, in Italia le coppie gay non possono adottare bambini, rimanendo uno dei pochi paesi che non garantisce questo diritto.
Nonostante i diritti dei genitori omosessuali ed eterosessuali si equivalgano nella maggior parte dei paesi Europei, in Italia la situazione è ancora retrograda. Difatti, in Italia, non sono possibili le adozioni per le coppie gay.
In seguito all’approvazione della Cirinnà, la politica italiana non ha più affrontato l’argomento sulla questione dell’adozione per le coppie gay. Anche la Croazia, conosciuta per le sue ideologie poco progressiste in merito alla questione, negli ultimi giorni ha aperto le adozioni per le coppie gay.
L’apertura delle adozioni alle coppie omosesuali
L’Italia resta quindi l’unico Paese, tra quelli dell’Europa occidentale, a non concedere questa possibilità. In Croazia le famiglie di qualsiasi orientamento sessuale possono godere del diritto di adottare bambini. L’Alta Corte amministrativa della Croazia ha preso tale decisione. La sentenza adottata respinge l’argomentazione proposta dal ministero della Famiglia, in favore dell’accoglienza della richiesta di una coppia gay di potersi iscrivere nella lista d’attesa per l’adozione di un bambino.
La coppia ha intrapreso una battaglia legale già otto anni fa, in quanto videro la loro richiesta di adozione respinta dal centro di assistenza sociale. La richiesta era stata respinta in quanto la legge croata sulle unioni civili, applicata nell’anno 2014, non consentiva il diritto di adozione alle coppie gay, ma soltanto quello di potersi sposare.
Secondo quanto stabilito dall’Alta Corte amministrativa, la negazione di tale diritto è risultata discriminatoria. Per questo motivo, la Corte si è appellata alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e alle sue sentenze. Quest’ultima sancisce l’illegalità delle discriminazioni dettate dall’orientamento sessuale.